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Giornata a sostegno della campagna “Luci su Rosarno”

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Domenica 2 Febbraio 2014 pranzo e serie di dibattiti, proiezioni e video sull’interconnessione delle lotte che partono dai campi, attraversano la logistica e arrivano attraverso un percorso di emancipazione e di informazione sui banchi dei nostri supermercati. A Casale Alba 2, Parco di Aguzzano  (dove si trova):

ore 10  come ogni prima domenica del mese, pulizia del parco
ore 13 Pranzo popolare ore 16 incontro-dibattito: lo sfruttamento che nasce dalla grande distribuzione, esperienze di lotta dalle campagne alle metropoli con proiezione del documentario “Il tempo delle arance” e presentazione della campagna “Luci su Rosarno”

Interverranno:
Campagne in Lotta 
Ciclofficine popolari di Roma
 
Assemblea dei lavoratori della logistica

Iniziativa a sostegno della campagna Luci su Rosarno

http://ciclofficinepopolari.it/iniziative/2013/luci-su-rosarno/

http://campagneinlotta.org/    

CAPORALATO NELLE CAMPAGNE E SFRUTTAMENTO NELLE METROPOLI,  DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Domenica 2 Febbraio al Casale Alba 2 ci sarà un’iniziativa che vuole far conoscere una realtà molto spesso dimenticata e nel contempo instaurare un legame tra le lotte reso necessario dai rapporti produttivi di oggi. E’ evidente il meccanismo di sfruttamento, perfettamente organizzato, che viene messo in campo, da una parte, nella raccolta alimentare, in cui i braccianti agricoli stagionali sono ridotti a un regime di schiavitù e costretti a girare l’Italia per guadagnare meno di un tozzo di pane, e dall’altra, nel settore della logistica, nel quale i lavoratori sono vessati dalle condizioni disumane in cui devono stoccare e trasportare, tra le tante, le merci raccolte nelle campagne. Situazioni di sfruttamento legalizzato in cui i lavoratori, per la maggior parte immigrati, vivono gli stessi meccanismi di esclusione e di isolamento rispetto alle condizioni di lavoro, abitative e nell’accesso ai servizi, aggravati dalle leggi sull’immigrazione che di fatto hanno istituito il reato di disoccupazione. Tale processo di segregazione e di totale negazione dei bisogni è tollerato e sostenuto dalle istituzioni, locali e nazionali, poiché funzionale ai cicli produttivi ed ai rapporti clientelari territoriali. Obiettivo dell’iniziativa, e delle realtà che vi parteciperanno, è quello di mettere in rete, attraverso gli interventi nel territorio, pratiche di lotta e vertenziali dei lavoratori. Caporalato e sistema cooperativistico costituiscono due facce della stessa medaglia che mira a massimizzare i profitti di pochi speculando sulla difficile condizione in cui le persone versano nella vita quotidiana. Affinchè le lotte abbiano successo è inoltre necessario un pieno supporto da parte di chi usufruisce dei prodotti della grande distribuzione: è importante conoscere e combattere la filiera di sfruttamento che si nasconde dietro ogni scaffale dei centri commerciali!

PER I DIRITTI DEI LAVORATORI
PER L’AGRICOLTURA CONTADINA
PER UN’ALTRA RISPOSTA ALLA CRISI

11 GENNAIO 2014
GIORNATA DI SOSTEGNO ALLA RESISTENZA CONTADINA E BRACCIANTILE

La ciclofficina aderisce alla lotta su tutti i fronti!

Rosarno, 7 gennaio 2010: dopo l’ennesimo atto di violenza subito, scoppia la rabbia dei braccianti africani impiegati nella raccolta degli agrumi. I dannati della terra si ribellano e quello che ne segue sono la caccia all’uomo, i linciaggi, la deportazione di Stato.
Quello che è accaduto in quei giorni nella Piana di Gioia Tauro ha fatto il giro del mondo, scosso profondamente l’opinione pubblica, svelato i retroscena dell’agro-bussines, delineato le responsabilità dello Stato italiano. Molte le promesse e i proclami, pochi i fatti!

Ad oggi, a quattro anni da quella rivolta, di questo sistema poco è cambiato!
Migliaia di persone continuano ancora a lavorare per quattro soldi sotto la costante minaccia della Bossi-Fini, del padrone e dei suoi caporali, e di una guerra tra poveri alimentata dalla crisi. Si sopravvive nascosti o nelle poche tendopoli, e si muore di freddo, al lavoro o sotto una macchina nel buoi delle campagne. Questa non è Rosarno, è l’Italia. L’Italia dei pomodori, delle patate, delle angurie, dei kiwi… Questo è il sistema agroindustriale, voluto dalla UE e dalle organizzazioni padronali. Questo è il capitalismo nelle campagne, la filiera tutta italiana dello sfruttamento, che porta il Made in Italy sugli scaffali del mondo e garantisce i profitti alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO).
Auchan, Carrefour, Esselunga, Coop, etc. stabiliscono il prezzo di acquisto ai produttori, un prezzo che i piccoli sono costretti a subire e le medie-grandi imprese sostengono con l’abbattimento dei costi di manodopera.
Sda, Bartolini, Tnt, Dhl, Gls le multinazionali che gestiscono e spostano gran parte del flusso di merci che circolano in Italia, appaltando il lavoro a cooperative che hanno istituito un sistema di vero e proprio “caporalato legalizzato” che impiega per lo più manodopera a basto costo immigrata.
MA C’è CHI DICE NO!
C’è chi ha deciso di non essere più invisibile. Lavoratori consapevoli di reggere una buona parte dell’economia italiana hanno cominciato a lottare per garantirsi un salario minimo, un alloggio dignitoso, la tutela sanitaria e le norme di sicurezza. Nelle campagne del sud a Rosarno, a Nardò, nella Capitanata, a Boreano, … fino al nord a Salluzzo. a Castel Nuovo Scrivia, … Sul fronte metropolitano invece le lotte dei facchini che si sono autorganizzati nel settore della logistica per uscire dal super-sfruttamento.

C’è chi ha deciso di costruire una rete nazionale, Campagne in Lotta, che agisce nei territori ponendo il lavoro e la salvaguardia del territorio al centro delle politiche sull’alimentazione e l’agricoltura, la regolarizzazione dei lavoratori immigrati al centro della lotta al lavoro nero e al caporalato, l’unità dei braccianti, contadini, operai dell’agroalimentare e lavoratori-consumatori contro i profitti della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e delle multinazionali.

C’è chi nelle metropoli, per garantire la propria sovranità alimentare, si è organizzato fuori delle logiche della GDO, nei Gruppi di acquisto solidale e popolare, per recuperare la dimensione solidale tra chi acquista e chi produce, attori principali e consapevoli di un processo che parte dalla terra e dal rispetto del territorio, passa dal riconoscimento dei diritti di chi lavora e arriva all’esigenza di mangiare cibo di qualità. Ad un costo equo.

C’è chi, come “SOS Rosarno”, sperimenta un’agricoltura altra, unendo le istanze di braccianti africani e piccoli produttori della piana strozzati dalla GDO e grossi commercianti locali, garantendo prodotti alimentari sani e naturali a prezzi equi e sostenibili.

Come lavoratori, immigrati ed italiani, contadini e consumatori critici e consapevoli in occasione del quarto anniversario della rivolta di Rosarno lanciamo una giornata di mobilitazione :

11 GENNAIO 2014 GIORNATA DI SOSTEGNO ALLA RESISTENZA CONTADINA E BRACCIANTILE

ROMA DALLE ORE 10:00 ALLE 14:00
FUORI IL SUPERMERCATO COOP DI LARGO AGOSTA
Distribuzione delle arance di “SOS Rosarno” a sostegno della Cassa di resistenza contadina e bracciantile.
Azione informativa per svelare ai soci e consumatori Coop, la falsa etica che nasconde i profitti di uno dei principali gruppi della GDO, per rivendicare un prezzo Equo e sostenibile per produttori e consumatori.
PER RISPONDERE ALLA CRISI CON LA SOLIDARIETA’
CONTRO I PROFITTI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA
CONTRO L’IMPOSIZIONE DELLA CLANDESTINITÁ E LO SFRUTTAMENTO
PER LA CHIUSURA DI TUTTI I CIE E L’ABOLIZIONE DELLA BOSSI-FINI
PER LA DIFESA DELL’AGRICOLTURA CONTADINA E LA SOVRANITA’ ALIMENTARE
TERRA, LAVORO… LIBERAZIONE
LA LOTTA CONTINUA

LA FALSA ETICA DI COOP! QUANTO COSTA UN KG DI ARANCE?

specchietto_coop_vs_sosrosarno

RETE CAMPAGNE IN LOTTA